Le discipline orientali sono entrate ormai a far parte anche della nostra cultura e, infatti, molte di queste, come la riflessologia plantare sono molto diffuse e apprezzate perché sono in grado di apportare numerosi benefici per la salute.
Inoltre, si tratta di trattamenti che hanno un’origine molto antica e che sono stati poi migliorati grazie alle più recenti scoperte scientifiche.
Come nasce la riflessologia plantare
La riflessologia plantare si basa sulla stimolazione di alcuni punti specifici, detti punti riflessi, che sono localizzati sotto la piante del piede. A ogni punto che viene stimolato dal terapista corrisponde un determinato organo e, grazie a diversi tipi di pressione, è possibile risolvere alcune problematiche di salute e ristabilire l’equilibrio del corpo migliorando lo stato psicofisico generale.
Si tratta di una disciplina molto antica, tanto che viene fatta risalire ai tempi dell’antico Egitto. Qui, infatti, è stato ritrovato un affresco che raffigura un massaggio plantare, ma la riflessologia plantare era già diffusa in Cina nel 480 a.C.
Tuttavia, oggi viene praticata una riflessologia plantare moderna, ovvero basata sui concetti antichi, ma rivisitata grazie agli insegnamenti della Teoria Zonale del dott. W. Fitzgerald e della fisioterapista americana Eunice Ingham.
In questo sito si può conoscere meglio questo approccio e scoprire come diventare un massaggiatore esperto in riflessologia plantare.
Cosa si può curare con la riflessologia plantare?
La riflessologia plantare è indicata per il trattamento di molti dei più comuni disturbi, sia quelli che causano dolore fisico, come il mal di schiena, problemi articolari e l’emicrania, sia quelli che interessano la sfera psicofisica, quali ansia, stress, insonnia e depressione. Inoltre, questo tipo di trattamento può essere utile anche in abbinamento alle tradizionali terapie mediche e ai farmaci.
La riflessologia plantare non va a curare i sintomi e le manifestazioni delle patologie, ma mira piuttosto a ristabilire una condizione di equilibrio generale dell’organismo agendo sugli stati detti di “congestione, infiammazione e tensione”.
Seduta di riflessologia plantare: come si svolge
Sebbene ogni professionista abbia una sua tecnica personale, in generale una seduta di massaggio riflessogeno del piede dura circa un’ora e si svolge con il paziente sdraiato sul lettino in posizione supina e comoda, con la testa sollevata da un cuscino. Il massaggiatore andrà a premere con i pollici alcuni punti collocati sulla mappa delle zone riflesse, ma oltre alla pressione possono essere utilizzate anche altre tecniche come sfregamenti, frizioni, percussioni o impastamenti.
Quanto costa una seduta di riflessologia plantare?
É difficile stabilire a priori il prezzo di un massaggio plantare, dal momento che questo valore varia in base alla città, all’esperienza del terapista e alla struttura. Tuttavia, in generale, si può dire che una seduta di riflessologia plantare può avere un costo che va dai 40 ai 100 euro. Sarà il massaggiatore esperto in riflessologia a consigliare il numero necessario di sedute per trattare ogni problematica: quasi sempre sono necessarie dalle 6 alle 10 sedute.
Disclaimer:
“Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”.