La vitamina E è una vitamina liposolubile che porta molti benefici al corpo. Accumulata nel nostro fegato, non richiede di essere assunta con regolarità mediante l’alimentazione: è infatti il nostro corpo a rilasciarla in piccole quantità nel momento in cui il suo utilizzo sia utile e necessario.
Ma a cosa serve? Dove possiamo trovarla e quali benefici apporta la vitamina E?
Vitamina E e benefici: a cosa serve
La vitamina E è la vitamina più diffusa. Le sue proprietà sono principalmente antiossidanti: il suo ruolo è dunque quello di contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento, e di favorire il rinnovo cellulare. Idonei quantitativi di questa vitamina nel nostro organismo possono essere utili per contenere il rischio di malattie cancerogene.
Vitamina E: gli alimenti in cui si trova
La vitamina E è particolarmente presente in numerosi alimenti di utilizzo quotidiano, come i frutti oleosi (si pensi al mais o alle olive), così come nei semi di grano. Si possono inoltre trovare significative dosi di vitamina E anche nei cereali e nelle verdure a foglia verde.
Se sei interessato a scoprire quanta vitamina E sia presente nell’alimento che stai acquistando, dai uno sguardo ai valori riportati nell’etichetta, e cerca i corrispettivi dati sulla vitamina E o sul tocoferolo, altro nome della vitamina.
Vitamina E: fabbisogno
Il fabbisogno quotidiano di vitamina E è compreso tra 8 e 10 mg, anche se non tutte le organizzazioni sanitarie concordano con un range così ristretto, suggerendo invece che gli adulti ne consumino tra 7 e 15 mg al giorno.
Fabbisogni differenti sono evidentemente previsti per i bambini di età inferiore a 10 anni: in questo caso le dosi raccomandate di vitamina E giornaliere oscillano tra 6 e 9 mg a seconda degli studi richiamati. Più elevato è invece il consumo di vitamina E raccomandato per le donne in gravidanza e in allattamento, tra 11 e 13 mg al giorno. Per i bambini fino a 12 mesi l’assunzione adeguata di vitamina E è pari a 4 – 5 mg al giorno.
Di contro, l’European Food Safety Authority ha fissato un livello di assunzione superiore tollerabile pari a 300 mg al giorno, superati i quali sono molto più probabili le possibilità di sperimentare segni critici sulla coagulazione del sangue.
Carenza ed eccesso di vitamina E
Sebbene non sia difficile assumere vitamina E nelle desiderate quantità, non è comunque da escludersi che si possa andare incontro a una situazione di carenza di vitamina E che, soprattutto nei soggetti più giovani, potrebbe comportare qualche problema di crescita e di sviluppo. La mancanza di vitamina E per periodi prolungati è inoltre ricollegata alla presenza di disturbi di natura nervosa e di complicazioni a livello di metabolismo generale.
Ancora più rara è l’ipotesi in cui si vada incontro a una condizione di eccesso di vitamina E, passando da benefici a danni fisici. Nel caso in cui si verifichi questa condizione, è possibile un significativo incremento della pressione sanguigna, potenzialmente pericolosa per chi soffre di ipertensione.
Integratori di vitamina E: capsule e supplementi
Come abbiamo ricordato in apertura di questo approfondimento, la vitamina E è liposolubile e, proprio per questo motivo, gli integratori di vitamina E sono generalmente disponibili sotto forma di capsule gel, che contengono vitamina esterificata con acido acetico, al fine di generare tocoferil acetato, diluito in olio vegetale.
Le quantità di supplemento di vitamina E mediante capsule dipendono naturalmente dalle esigenze di integrazione alimentare condivise con il proprio medico. Di norma gli integratori specifici per sopperire alle carenze di vitamina E hanno porzioni di 100 – 1.000 UI. Se invece la vitamina E è assunta attraverso integratori multivitaminici e minerali, il supplemento sarà evidentemente in quantità molto inferiori.