L’HS (idrosadenite suppurativa), conosciuta anche come acne inversa o malattia di Verneuil, è una malattia cronica non contagiosa e molto dolorosa. La patologia si manifesta con la formazione di cisti e lesioni dolorose nella zona inguinale, ascellare, perianale, gluteale e sotto il seno e, meno frequentemente, sul cuoio capelluto, collo, schiena, viso e addome.
L’HS, oltre ad essere molto dolorosa e invalidante nei movimenti, causa un grave e negativo impatto psicologico, perché mette a repentaglio la vita lavorativa, sociale e sessuale di chi ne soffre.
La patologia colpisce soprattutto giovani, in tre casi su quattro donne, e spesso viene diagnosticata anni dopo la comparsa dei primi sintomi. Si tratta di una malattia difficile e con forti ripercussioni psicologiche sui pazienti che non di rado soffrono di ansia e depressione dovute a una visione di sé distorta e svilente.
Di fondamentale importanza nella lotta alla malattia è certamente il monitoraggio costante del suo impatto sulla qualità della vita del paziente ma anche la valutazione degli effetti della terapia applicata. Proprio con questi obiettivi nasce HIDRAdisk, uno strumento digitale innovativo, sviluppato da AbbVie insieme a pazienti e medici, che consente di tracciare in modo semplice e immediato un quadro completo dell’impatto della malattia sulla vita quotidiana. La app è scaricabile gratuitamente ed è disponibile per tablet e smartphone sia iOS che Android.
Lo strumento è stato testato in 27 centri dermatologici italiani su un totale di 140 pazienti, la maggior parte dei quali si è dichiarata molto soddisfatta. «HIDRAdisk è stato realizzato grazie ad una consensus che ha visto il coinvolgimento di dermatologi, psicologi e pazienti – sottolinea Francesco Cusano, presidente ADOI -. Si tratta di uno strumento semplice e intuitivo che aiuta ad avere una fotografia immediata della qualità di vita e dell’impatto complessivo dell’idrosadenite suppurativa e permette di registrarne il suo decorso nel tempo».