Neurologi ed esperti della Multiple Sclerosis International Federation hanno sviluppato una serie di consigli per rispondere alle esigenze nazionali in materia di sclerosi multipla.
Le persone con sclerosi multipla sono soggetti “fragili”. Pertanto i loro comportamenti e quelli dei loro famigliari devono tener conto di questa condizione ed essere improntati ad una estrema attenzione/protezione dal rischio infettivo.
Ecco i consigli:
- Evitare che la persona con sclerosi multipla esca di casa ad esempio per fare la spesa, fare una passeggiata e per visitare un parente/un amico, se non per motivi eccezionali.
- La persona con sclerosi multipla deve recarsi al centro sclerosi multipla solo in casi eccezionali come un trattamento infusionale o sospetto di attacco o insorgenza di eventi avversi gravi.
- Affidare ai famigliari il ritiro del trattamento, in linea con il piano terapeutico e la consegna degli esami di monitoraggio del trattamento.
- Evitare i luoghi affollati.
- Evitare di utilizzare i mezzi pubblici, ove possibile.
- Ove possibile, utilizzare alternative (ad esempio il telefono) agli appuntamenti medici di routine con il medico di famiglia o altri specialisti o altri operatori sanitari e sociali.
Anche i caregiver e i familiari che vivono con una persona con sclerosi multipla o che la visitano regolarmente dovrebbero seguire, per quanto possibile, queste raccomandazioni per ridurre la possibilità di portare l’infezione da COVID-19 a casa.
Le persone con patologie polmonari e cardiache e quelle di età superiore ai 60 anni hanno maggiori probabilità di avere complicazioni e di ammalarsi gravemente con il virus COVID-19. Questo gruppo comprende molte persone che vivono con la sclerosi multipla, specialmente quelle con ulteriori complicazioni di salute, problemi di mobilità e quelle che assumono alcune terapie per la sclerosi multipla. Si consiglia a tutte le persone con sclerosi multipla di prestare particolare attenzione alle linee guida per ridurre il rischio di infezione da COVID-19.
Raccomandazioni globali sul COVID-19 per le persone con sclerosi multipla