Per preservare la propria fertilità gli uomini dovrebbero evitare di mangiare, da giovani, junk food. E’ quanto ha dimostrato una recente ricerca danese pubblicata da JAMA Network Open e condotta su circa 3mila persone. Chi aveva seguito una dieta basata su pizza, patatine fritte, dolci, bibite, carni rosse e trasformate hanno fatto registrare in genere un numero di spermatozoi inferiore (di circa 26 milioni) rispetto agli uomini che hanno mangiato una quantità inferiore di questi cibi. Quest’ultimi hanno anche mostrato livelli più bassi di ormoni riproduttivi necessari per una fertilità ottimale. Viceversa chi aveva abitudini alimentari più sane (consumo di pesce, pollo, verdure, frutta e acqua) aveva in genere un numero di spermatozoi superiore di 43 milioni rispetto a chi mangiava basse quantità di questi alimenti. “Il tuo sperma è ciò che mangi – ha sintetizzato il coautore Feiby Nassan della Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston -. I nostri risultati suggeriscono la possibilità di utilizzare la dieta come un possibile approccio per migliorare la qualità dello sperma degli uomini in età riproduttiva”.
La ricerca non è stata progettata per dimostrare se la dieta influisca direttamente sullo sperma o sulla fertilità. Gli scienziati si sono anche concentrati su uomini giovani e sani che potrebbero non aver ancora provato a concepire e non hanno esaminato ciò che è accaduto negli uomini più grandi che volevano diventare padri. “Tuttavia, lo studio aggiunge elementi che suggeriscono come una dieta sana faccia bene alla salute riproduttiva degli uomini”, dice Muhammad Imran Omar dell’Università di Aberdeen nel Regno Unito. “Gli uomini dovrebbero essere consapevoli del fatto che ci vogliono tre mesi per produrre lo sperma – conclude Allan Pacey, un ricercatore dell’Università di Sheffield nel Regno Unito che non era coinvolto nello studio -. Se un uomo altera la sua dieta di venerdì, non migliorerà il suo sperma entro il lunedì successivo”.